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San Pietro di Zuri di Ghilarza
San Pietro di Zuri Ghilarza, Un Gioiello Romanico Traslato
San Pietro di Zuri di Ghilarza rappresenta un notevole esempio di architettura romanica sarda. Questo tempio, edificato nel 1291, visse una straordinaria operazione di salvaguardia. Trasferirono integralmente la chiesa e l’abitato dalle rive del fiume Tirso a una posizione più elevata. Questa decisione prevenne la sommersione a causa della creazione del bacino artificiale del Lago Omodeo.

Costruzione e Trasloco del Tempio di Zuri
Costruirono l’edificio utilizzando l’andesite rossa estratta dalle cave dell’altopiano di Ghilarza. Smontarono meticolosamente ogni singolo blocco. Poi rimontarono la chiesa con grande cura nel suo sito attuale. Questa complessa operazione testimonia l’importanza storica e culturale del monumento.

L’Epigrafe: Una Fonte Preziosa di Informazioni
Un elemento di grande interesse è l’epigrafe presente sulla facciata. Questa incisione fornisce informazioni precise. Conosciamo la data esatta di costruzione, il committente e il nome dell’architetto grazie a essa. L’epigrafe rende il monumento una fonte storica di primaria importanza.

Committenti e Artefice della Chiesa
Il Giudice di Arborea Mariano II volle la costruzione della chiesa. Sua madre, Sardinia de Lacon, fu la committente dell’opera. Un certo Maestro Anselmo da Como realizzò il progetto architettonico. Questi dettagli svelano le figure chiave legate alla nascita di San Pietro di Zuri.

Struttura Interna ed Esterna
Il tempio presenta una singola navata. Un tetto ligneo la copre. L’abside oggi guarda a nord. Originariamente, come da tradizione, era orientata a est. Intorno al 1336 sostituirono l’abside originaria con quella attuale. Questa ha una forma semiesagonale all’esterno e semicircolare all’interno. La copertura è a semicatino.

Dettagli Architettonici Significativi
All’interno ricavarono una nicchia trilobata. Il pilastrino destro di questa nicchia originariamente apparteneva alla sommità della facciata. La facciata si divide in due ordini. Ampi archi tripartiscono la parte inferiore. La parte superiore, con profilo a capanna, risale a un rifacimento del 1504. Nello specchio centrale si apre un portale a tutto sesto. La lunetta è decorata con un fregio a tortiglione. Sul lato destro si erge il grande campanile a vela.

Elementi Decorativi e Atmosfera Interna
L’architrave presenta un rilievo. Questo probabilmente raffigura un gruppo di pellegrini. Due elementi tortili affiancano le colonne con capitello che sorreggono l’architrave. L’interno della chiesa è semplice ed elegante. Trasmette al visitatore lo spirito di sobrietà tipico del medioevo sardo.

Per altre informazioni:https://www.sardegnacultura.it/articolo/ghilarza-chiesa-di-san-pietro-di-zuri
Altre chiese Romaniche di VSardegna:https://www.vsardegna.it/category/chiese/page/2/