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San Michele di Salvenero
San Michele di Salvenero, un gioiello medievale nel cuore della Sardegna
San Michele di Salvenero, situata nel territorio di Ploaghe, è una chiesa di notevole importanza storica e architettonica. La sua costruzione risale alla prima metà del XII secolo, durante il regno di Costantino I. I Vallombrosani si insediarono nel Logudoro, avviando i lavori tra il 1065 e il 1082.

Origini e Storia
La chiesa fu probabilmente commissionata dal giudice Mariano I di Torres. Tuttavia, non è chiaro quando passò sotto la gestione dei Vallombrosani. Nel 1139, papa Innocenzo II conferì all’abbazia di Vallombrosa la gestione della chiesa tramite una bolla pontificia. Questo atto garantiva esenzioni giurisdizionali, consolidando il ruolo della chiesa nel contesto religioso dell’epoca.

Architettura e Materiali
L’edificio è realizzato con una combinazione di pietre calcaree e vulcaniche, bianche e nere. Presenta una pianta a croce commissa con un transetto aperto in tre absidi semi-circolari, simile alla chiesa di Saccargia. L’aula è coperta da capriate in legno, conferendo all’interno un’atmosfera solenne e suggestiva.

Rimaneggiamenti Romanici
Durante il XIII secolo, la chiesa subì significativi rimaneggiamenti. Furono restaurati i frontoni e il prospetto, e il portale dell’alta facciata fu ricostruito. Decorato con archeggiature cieche e slanciato da lesene, il portale riflette l’influenza della tradizione pre-Buscheto. Questa tradizione aveva già realizzato opere come la chiesa di San Piero a Grado e quella di Santa Cristina a Pisa.

Maestranze e Influenze
Le maestranze coinvolte nella costruzione sono riconducibili alla tradizione pre-Buscheto. Nel giudicato di Torres, avevano partecipato alla ricostruzione delle chiese di Santa Maria di Tergu e San Pietro di Bulzi. Queste influenze architettoniche arricchiscono il valore storico e culturale della chiesa.

Contesto Paesaggistico
La chiesa è ubicata nel sito del villaggio abbandonato di Salvennero, che cessò di esistere alla fine del XVIII secolo. Immersa in un contesto paesaggistico ricco di ruderi e leggende, la chiesa offre un’esperienza unica ai visitatori. Le rovine circostanti raccontano storie di un passato lontano, avvolgendo il luogo in un’aura di mistero e fascino.

Perché visitarla
San Michele di Salvenero rappresenta un patrimonio culturale inestimabile. La sua architettura e la sua storia riflettono l’influenza di diverse tradizioni e periodi storici. Visitare questa chiesa significa immergersi in un viaggio nel tempo, alla scoperta delle radici medievali della Sardegna.
Per altre informazioni: https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/san-michele-di-salvenero
Altre chiese romaniche di VSardegna: https://www.vsardegna.it/arte-e-cultura/; https://www.vsardegna.it/basilica-di-saccargia-gioiello-del-romanico-sardo/