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Gesico Falò di San Sebastiano
Gesico e il Falò di San Sebastiano: Una tradizione da scoprire
Perché andare a Gesico per il Falò di San Sebastiano? Bella domanda. Chi mi conosce sa che amo le tradizioni autentiche, quelle non costruite per i turisti, ma vissute dai residenti. E chi non conosce Gesico potrebbe restare sorpreso: questo piccolo borgo della Sardegna meridionale ha molto da offrire.

Gesico, il Paese delle Sette Chiese
Gesico è noto come il paese delle sette chiese. Alcune sono ancora ben conservate, altre sono solo affascinanti rovine, ma tutte raccontano un pezzo di storia. Eccone alcune:
- Chiesa di Santa Giusta: Parrocchiale del paese, costruita tra XV e XVI secolo in stile gotico-aragonese. Ospita opere d’arte preziose, tra cui un retablo del pittore campano Giulio Adato e un crocifisso ligneo del XVII secolo, noto come il “Cristo Nero”.
- Chiesa di Sant’Amatore: Risale al XII secolo ed è la più antica del paese. Sorge sul monte San Mauro e rappresenta un esempio di architettura romanica.
- Chiesa di Santa Maria d’Itria: Costruita nel XIII secolo, con una navata unica e abside semicircolare. Sopra il portale, un architrave reca la data 1305.
- Chiesa di San Sebastiano: Oggi in rovina, pare sia stata costruita su un insediamento nuragico. Fino agli anni Settanta custodiva un retablo ligneo raffigurante il martirio del santo.
- Chiesa di Santa Lucia: Anche questa ridotta a rudere, era la parrocchiale dell’antico rione di Gesigheddu. Nei pressi è stata trovata una necropoli tardo-punica.
- Chiesa di San Rocco: Ne restano solo ruderi, ma fa parte del patrimonio storico del paese.
- Chiesa di San Mauro: Situata sul monte omonimo, è meta di una processione annuale a settembre. L’area circostante è di grande pregio naturalistico.
Un patrimonio religioso e culturale che merita di essere scoperto.
Il Falò di San Sebastiano: Un Momento di Fede e Tradizione
Ecco perché sono venuto a Gesico: per vedere la processione e il falò di San Sebastiano. Ma attenzione: se cercate maschere o costumi folkloristici, potreste restare delusi. Qui non ci sono spettacoli costruiti per l’obiettivo di una macchina fotografica, ma una tradizione profondamente sentita.
La serata inizia con la Santa Messa nella chiesa di Santa Giusta. Dopo la funzione, i fedeli si radunano nel piazzale, aspettando l’uscita del santo. La processione parte con un giovane che suona la fisarmonica, seguito dal simulacro di San Sebastiano, dai sacerdoti e dal sindaco. Il corteo si dirige verso il luogo dove è stato preparato il falò.
Quando il fuoco viene acceso, il momento si fa solenne: il sacerdote si pone di fronte alle fiamme, accanto a una croce decorata con arance. Il silenzio cala tra i presenti. Sembra quasi che il prete parli con il fuoco, rivolgendosi ai peccatori. Un attimo di raccoglimento, poi tutto riprende il suo corso: il sacerdote e il santo tornano in chiesa, mentre io resto a fotografare la scena.

Conclusione
Questa è una delle tante feste che fanno parte del patrimonio culturale sardo. Anche se meno note, sono tra le più autentiche e sentite. Spero che questo racconto vi abbia incuriosito e che questa tradizione possa essere conosciuta e apprezzata sempre di più.
Come Arrivare a Gesico (forse)
Gesico, un piccolo borgo nel cuore della Sardegna meridionale, si trova nella subregione della Trexenta, in provincia di Cagliari. Raggiungerlo non è complicato, ma dipende dal mezzo di trasporto che si sceglie. Ecco tutte le opzioni disponibili:
In Auto
Il mezzo più comodo per arrivare a Gesico è l’auto, specialmente se si vuole esplorare anche i dintorni.
- Da Cagliari (circa 50 km, 50 minuti):
- Prendere la SS131 in direzione Sassari.
- Dopo circa 25 km, uscire a Monastir e proseguire sulla SP466 verso Senorbì.
- Arrivati a Senorbì, prendere la SP10 e seguire le indicazioni per Gesico.
- Da Oristano (circa 90 km, 1 ora e 15 minuti):
- Percorrere la SS131 in direzione Cagliari.
- Uscire a Villamar e proseguire sulla SP46 in direzione Guasila.
- Da Guasila, prendere la SP10 e continuare fino a Gesico.
- Da Sassari (circa 200 km, 2 ore e 30 minuti):
- Seguire la SS131 verso Cagliari.
- Uscire a Villamar e proseguire sulla SP46.
- Arrivati a Guasila, prendere la SP10 fino a Gesico.
In Autobus
Per chi preferisce i mezzi pubblici, l’ARST (Azienda Regionale Sarda Trasporti) offre collegamenti giornalieri tra Cagliari e Gesico.
- Da Cagliari: Le corse partono generalmente dalla Stazione ARST di Piazza Matteotti. Il tragitto dura circa un’ora e mezza, con fermate intermedie a Dolianova, Senorbì e Guasila prima di arrivare a Gesico.
- Da altre città: Non esistono collegamenti diretti da Oristano o Sassari, quindi è necessario fare cambio a Cagliari o Senorbì.
- Orari: Gli orari variano a seconda della stagione e del giorno della settimana, quindi è consigliabile consultarli in anticipo sul sito ufficiale dell’ARST o tramite le app di trasporto pubblico.
In Treno
Gesico non è direttamente servito dalla rete ferroviaria, ma si può arrivare fino a Dolianova o Senorbì con i treni regionali di Trenitalia e poi proseguire in autobus o taxi.
- Da Cagliari: Prendere un treno per Dolianova o Senorbì e poi un autobus o taxi per Gesico.
- Da Sassari o Oristano: Arrivare a Cagliari in treno e poi seguire lo stesso itinerario.
In Aereo
L’aeroporto più vicino è il Cagliari-Elmas (CAG), a circa 55 km da Gesico.
- Una volta atterrati, si può:
- Noleggiare un’auto direttamente in aeroporto.
- Prendere un treno o un autobus fino a Cagliari e poi proseguire in autobus verso Gesico.
Consigli di Viaggio
- Se viaggi in auto, assicurati di avere abbastanza carburante, poiché nelle zone rurali le stazioni di servizio non sono molto frequenti.
- Se scegli i mezzi pubblici, verifica gli orari in anticipo, specialmente nei giorni festivi, quando le corse possono essere ridotte.
- Se vieni per un evento come il Falò di San Sebastiano, tieni conto che potrebbe esserci più traffico del solito e meno disponibilità di parcheggi.
Arrivare a Gesico è parte dell’esperienza: il viaggio attraversa le colline e i paesaggi caratteristici della Sardegna interna, rendendo la visita ancora più affascinante.